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YOGA …ALLEATO DELLO SPORT

Pubblicato il 8/5/2016 Articoli

YOGA … ALLEATO DELLO SPORT

Perchè lo yoga nello sport? Lo yoga allena il corpo a diventare forte, flessibile e mantenere uno stato di buona salute, la mente a combattere lo stress e lo spirito a creare la pace interiore. Tutto questo è essenziale per vivere una vita sana ed equilibrata, ma per l’ ATLETA significa poter trovare il meglio di sé in campo.

La flessibilità è la chiave che manca a tante persone e gli atleti, in particolare, potrebbero trarre beneficio diventando più flessibili. In questo modo, oltre a migliorare nella propria pratica sportiva, si ridurrebbe notevolmente il rischio di lesioni.

La pratica dello yoga è rivolta in genere al singolo atleta, ma può essere suggerita anche a tutta la squadra. Quando si esegue lo yoga in squadra si migliora la sinergia, la chimica del gruppo e la telepatia sul campo di gioco.

Lo yoga regala molti benefici agli sportivi:

  • MIGLIORA LA TONICITA’ MUSCOLARE E LA FLESSIBILITA’ ARTICOLARE. Il rischio nello sport è che i muscoli si sviluppino in forza e volume, ma privi di flessibilità e capacità di allungamento (che non possono essere acquisiti sufficientemente con lo stretching, specie in quegli sport che richiedono la ripetizione costante di determinati movimenti, impegnando fasce muscolari specifiche)
  • RINFORZA IL TESSUTO CONNETTIVO PROFONDO. La pratica costante dello yoga aiuta a prevenire o minimizzare le lesioni muscolari e alle articolazioni.
  • MIGLIORA L’EQUILIBRIO, sviluppando nell’atleta la consapevolezza del centro del proprio corpo, mantenendo così il corpo bilanciato in azione, momento per momento, dando la possibilità di recuperare o impedire cadute, rafforzando al tempo stesso l’agilità e la manovrabilità.
  • RILASSA I MUSCOLI CONTRATTI. E’ particolarmente consigliato a chi pratica attività sportive intense, che mettono a dura prova corpo e mente.
  • MIGLIORA LA CIRCOLAZIONE.
  • MASSAGGIA GLI ORGANI INTERNI E LE GHIANDOLE migliorando lo stato generale di salute.
  • PIU’ CENTRATI con la respirazione (PRANAYAMA), diminuendo tensioni e stress.
  • MIGLIORA LA CONCENTRAZIONE, LA FORZA DI VOLONTA’ E LA DETERMINAZIONE.
  • ELIMINA ANSIA E STRESS PREGARA, aiuta a bilanciare e a gestire le emozioni che potrebbero offuscare l’attenzione, la concentrazione e il giudizio.

La parola agli atleti:

  • RICH ROLL (triatleta top-finisher dell’UltraMan e unico ad aver completato Epic5, 5 Ironman in cinque giorni) “Qualunque atleta può migliorare, con una pratica continua dello yoga.”
  • RYAN GIGGS (calciatore gallese): “Il mio segreto è stato lo yoga. L’ho scoperto quando avevo 28 anni e cominciai ad avere qualche problema muscolare. Con lo yoga ho risolto tutti i guai e ho evitato gli infortuni”.
  • MARIA SHARAPOVA (campionessa di tennis) “Quando mi preparo per i tornei, pratico yoga tre o quattro volte a settimana, per circa un’ora. Mi aiuta nella flessibilità e mi fa sentire più rilassata, mi piace e aiuta tremendamente il mio gioco”.
  • VITTORIO MATTIOLI (preparatore fisico della Fortitudo Bologna per 10 anni) “Nel periodo precedente alle Olimpiadi di Atene, superata la diffidenza iniziale, gli atleti richiedevano espressamente e personalmente assistenza nello yoga, perchè sentivano con chiarezza il bisogno dei benefici di questa pratica. Inoltre, lo yoga è servito non solo per migliorare i tempi di recupero fra un impegno agonistico e un altro, ma anche per ottimizzare gli effetti del jetlag e della permanenza in posizione seduta per molte ore, come spesso accadeva nei frequenti spostamenti in aereo”.
  • SAGE ROUNTREE (ex maratoneta) “Spesso chi corre rischia di rimanere bloccato sul piano frontale. I movimenti ripetitivi della corsa stancano le strutture preposte alla spinta in avanti, come i muscoli rotatori dell’esterno delle anche e la fascia ilio-tibiale che può causare problemi al ginocchio (dolore rotuleo-femorale), oppure fascite plantare (dolore alla pianta del piede). Le asana sono utili a contrastare i danni della corsa, per allungare i flessori delle anche della gamba e rafforzare le ginocchia”
  • DANILO GALLINARI (Una stella del basket italiano approdata all’Nba) “Ho iniziato a praticare yoga 3 anni fa, è una delle prime cose che ho imparato in America” La sua esperienza americana inizia nel giugno del 2008 con i New York Knicks, ma quell’estate è costellata di problemi alla schiena, che dopo 2 partite lo costringono a un lungo stop. “Ho sofferto di protusione discale e mi sono sottoposto a una complessa operazione ma anche grazie allo yoga ho ritrovato in poco tempo l’elasticità perduta. Ancora oggi le posizioni yoga che prediligo sono quelle in cui piego le gambe e lavoro con la schiena, per me sono un toccasana “. Non sottovaluta neppure i benefici psicologici dello yoga. “Mi sento più concentrato in campo, forse perchè lo yoga mi rende consapevole delle sensazioni e dei segnali che il corpo invia”.
  • GIOVANNI PALATELLA (medico sportivo e allenatore della nazionale di surf) «Il lavoro più intenso è svolto dalle braccia nella fase aerobica del “remare” quando si nuota sdraiati sulla tavola per raggiungere il largo. La schiena (soprattutto a livello lombare e cervicale) e gli addominali sono invece maggiormente coinvolti nella fase anaerobica durante le manovre in piedi sulla tavola. Per acquisire padronanza dei movimenti è necessario avere una buona potenza muscolare nelle gambe ed elasticità nei legamenti di anche, ginocchia e caviglie, per essere reattivi e flessibili al tempo stesso. Con lo yoga si possono migliorare tutti questi aspetti. Inoltre, si possono evitare infortuni prevenendo sovraccarichi, contratture e affaticamenti a carico soprattutto della parte posteriore del corpo».
  • KARAN MC CAVITTM (appassionata ciclista) “Le gambe dei ciclisti sono in continuo movimento, quindi quadricipiti, muscoli posteriori delle cosce e anche, sono sempre in tensione. Inoltre, molti ciclisti ingobbiscono la schiena, portando troppo peso su braccia o sella, stancando schiena e spalle. In un percorso lungo, la schiena del ciclista può rimanere in flessione per molte ore, per cui è fondamentale ripristinare le curve naturali della spina dorsale. Le asana favorite sono quelle che coinvolgono la parte superiore e inferiore del corpo, che allunga la spina dorsale e rilassa la tensione di spalle e parte alta della schiena, ,che allunga i muscoli posteriori delle cosce e apre la parte bassa della schiena e le anche.)
  • KATHERINE ROBERTS (appassionata di golf, fondatore e Presidente di Yoga per golfisti ® )”Lo swing nel golf è un movimento esplosivo che coinvolge tutto il corpo. La pallina viene colpita anche 120 volte per round (e viaggia fino a 160 Km/h). La maggior parte dei giocatori soffre di dolori alla parte bassa della schiena. Questo perchè la spina dorsale si muove su tre piani contemporaneamente: da lato a lato, dalla parte frontale a quella posteriore e ruotando sulla linea centrale. Gli asana migliori sono le torsioni e quelli che rinforzano il retro del corpo”